La casa dell’edera – Porta Venezia

 

In zona Porta Venezia più precisamente in Viale Majno, si trova “la casa dell’edera”, un edificio anni ’20, quasi fiabesco completamente ricoperto da piante rampicanti.

Bello vedere come il variare delle stagioni trasformi i colori della vegetazione sulla facciata, dal verde estivo 🌿ai colori caldi autunnali🍁.

Qualche curiosità interessante sul quartiere:

Porta Venezia è una delle sei porte principali di Milano, ricavata lungo i bastioni spagnoli purtroppo oggi demoliti. Caratterizzata oggi dalla presenza dei caselli neoclassici di ordine dorico dell’architetto Rodolfo Vantini, sorge al centro di piazza Oberdan, allo sbocco di corso Venezia.

Oggi Porta Venezia è una delle zone più esclusive di Milano, oltre che tra le più prestigiose ma come era considerata in passato?

Un tempo si trovava al di fuori dei confini della città, era considerata un’area periferica e si chiamava “Porta Orientale”. Infatti, quelli che noi oggi conosciamo come i Bastioni di Porta Venezia, fungevano da confine e da “casello” tra la città e la campagna. Negli angoli delle due facciate, verso la città e verso la campagna, possiamo notare le nicchie con statue in marmo di Carrara; in tutte le facciate, in alto e sugli angoli, bassorilievi con scene della storia milanese. Attualmente i due caselli daziari ospitano la storia del pane, grazie all’Associazione Panificatori Pasticceri ed Affini di Milano Monza Brianza e Province, che li hanno restaurati in epoca moderna.

 

Appena oltre il confine fu costruito il Lazzaretto, descritto anche da Manzoni ne “I promessi sposi”, per accogliere i malati gravi di lebbra e peste. Questa costruzione, che ospitava 300 stanze e che era delimitata da un fossato, non esiste più. Esiste invece la chiesa de Il Lazzaretto, costruito da Lazzari Palazzi in seguito alla grave pestilenza che colpì Milano tra il 1484 e il 1490.

 

Porta Venezia fu dimora di letterati e personaggi famosi, tra cui Napoleone Bonaparte, Stendhal, Umberto Veronesi e Donatella Versace.